Per rendere la Triumph una moto unica non servono lavori da migliaia di euro, bastano gli accessori giusti.
Ecco come trasformarla in una triumph custom
La Casa di Hinckley ha da poco indetto il suo
Triumph Bonneville Build-Off 2020, un concorso che ormai si avvia alle fasi finali e che eleggerà la special più bella creata dai concessionari inglesi.
L’evento ormai è alle fasi finali ed è riservato ai customizer d’Oltremanica, ma l’occasione è perfetta per trarre ottimi spunti sulla customizzazione della gamma
Modern Classic di
Triumph.
Vediamo allora, modello per modello, le idee migliori da portare anche sulle nostre special inglesi e trasformarle in
Triumph Custom.
Triumph Bonneville
Sullo storico modello di Hinckley si è visto e soprattutto si è fatto di tutto, ma niente paura, c’è ancora modo per distinguersi in sella ad una Bonneville!
Una via ancora poco battuta per rendere unica la moto simbolo dell’eleganza marchiata Triumph è quella di renderla minima e aggressiva, un vero e proprio bombardone.
Scarichi corti, meglio se cortissimi, manubrio largo per una guida adrenalinica e vecchia scuola e una coppia di ruote che ne accentuino la cattiveria, insieme ad un bel tocco di vernice a telaio e serbatoio (che non fa mai male) possono trasformare l’icona inglese in una roadster che fonde il fascino del passato alle linee più contemporanee.
Se invece è il tocco racing quello che cercate sulla vostra Bonnie, basta guardare all’affascinante mondo del
flat track.
Anche in questo caso si può raggiungere lo scopo senza modifiche troppo invasive: basta scegliere la sella giusta, ancora meglio se con codino in stile tracker, rimuovere i fianchetti originali per sostituirli con tabelle portanumero pronte ad essere personalizzate, cambiare il gruppo ottico e gli indicatori di direzione per donarle un look più minimale, e già che ci siamo darle il giusto sound con uno scarico che ne esalti la voce.
Non è da sottovalutare poi qualche intervento tecnico, come un upgrade delle sospensioni, che la rendono più comoda su strada e più adatta a percorrere anche tratti in fuoristrada se accompagnate dalla giusta coppia di pneumatici.
Triumph Thruxton
La cafe racer per eccellenza:
Triumph Thruxton è stata sin dal suo esordio un
instant-classic, ma questo non significa che il suo look possa essere esaltato con qualche piccolo e semplice ritocco.
Basta infatti snellirne ulteriormente le forme con uno scarico più compatto dell’originale, intervenire sul frontale e sul retro con degli indicatori di direzione e fari dalle dimensioni contenute e, affidandosi a dei customizer professionisti accorciare il parafango anteriore. Ah, naturalmente anche in questo caso lo scarico è un must che non può mancare.
Triumph Street Scrambler 900
Scarico alto e gomme tassellate: la
Triumph Street Scrambler 900, ma anche la vecchia
Bonneville Scrambler o la più recente
Scrambler 1200, rappresenta il lato più adventure tra le
modern classic di Hinckley.
Renderla unica è tutt’altro che difficile: basta scegliere gli accessori giusti!
Per aumentare il look vintage sin dal primo sguardo cupolino e parafango anteriore alto sono imprescindibili, pedane aftermarket dentate e paramotore arricchiscono la dotazione e diventano utili alleati se si decide di buttare le ruote oltre l’asfalto, e cimentarsi con il fuoristrada.
Naturalmente per rendere una
Street Scrambler ancora più scrambler non possono mancare una coppia di gomme tassellate e uno scarico che sappia far girare tutti al nostro passaggio: si può scegliere di rimanere con il terminale alto, ma ci sono anche scarichi bassi che esaltano le linee della Street Scrambler.
Triumph Speed Twin
E’ l’ultima arrivata, insieme alla Scrambler 1200 della gamma Modern Classic di
Triumph, ma si è imposta subito grazie a numeri da vera roadster, tanto da rappresentare una validissima alternativa a chi non vuole i semimanubri della Thruxton, ma non rinuncia ai numeri e al godimento del bicilindrico inglese da 1.200 cc.
Anche in questo caso specchietti end-bar, cupolino e scarico aftermarket possono fare la differenza, ma si può osare tanto di più.
Se la
Speed Twin deve essere la base per una special degna dei più famosi saloni custom del mondo trasformarla in una carenata fatta e finita potrebbe prendere spunto da questo esemplare: avvolta nella carenatura originale di una vecchia Daytona, e con le dovute accortezze che solo un team di meccanici professionisti può avere, il risultato è a dir poco incredibile!