La storia di Fantic Motor: quando le moto italiane sognavano l’America

La storia di Fantic Motor: quando le moto italiane sognavano l’America

Un nuovo marchio entra nel mondo Cafe Twin: l’italianissima Fantic Motor, che da oltre 50 anni è un riferimento quando si parla di off-road. La famiglia Cafe Twin si allarga. Dopo Royal Enfield e una storia fatta di accessori e customizzazione dedicate a tutte le moto, con particolare predilezione per le Triumph, arriva una ventata d’italianità nel nostro headquarter: Fantic Motor. Quando si parla di Fantic, oggi come ieri, si pensa subito al Caballero. Ma la storia del marchio italiano è ben più grande di questa moto, seppur leggendaria.

Le origini

fabbrica fantic motorFantic nasce nel 1968 da un uomo che i motori li ha nel sangue, Mario Agrati, che si stacca dall’azienda di famiglia, la Garelli e insieme a Henry Keppel fonda la Fantin Motor a Barzago con l’obiettivo di produrre mini-bike, go-kart ed enduro per il mercato americano.   I primi passi di Fantic vengono segnati da un’intuizione che si rivelerà più che fortunata: ad Eicma 1969 Fantic porta il primo Caballero. Motore 2 tempi da 49 cc realizzato da Motori Minarelli di Bologna, dimensioni importanti per un cinquantino ma ben più simile a una moto da competizione “regolarità” con tanta luce a terra, parafanghi alti e il look di una enduro fatta e finita. Il nome, esotico e western allo stesso tempo, si deve al vizio del fumo di Keppel, che era solito acquistare le sigarette olandesi Caballero.La moto ebbe subito successo di pubblico e la campagna “marketing” che Fantic escogitò per il lancio del modello: vennero reclutati piloti di primo piano come Mike Hailwood e Jarno Saarinen ma anche campioni di altri sport, come il calciatore Sandro Mazzola. Una volta in garage gli adolescenti dell’epoca erano soliti il carburatore Dell’Orto da 14mm, a norma di legge per l’epoca, con il maggiorato da 19mm. Una modifica tanto frequente che spinse Fantic a dotare i Caballero per l’esportazione con il carburatore più grande. Dalla seconda serie del Caballero arrivò la doppia versione, a 4 o 6 marce, e dopo le versioni targate, da 100 e 125 cc, che però non ebbero lo stesso successo del capostipite. la_storia_del_marchio_fantic_

Non solo Caballero

Il successo del modello spinse la Casa a puntare su un segmento opposto: nacque la Chopper, ispirata alla pellicola Easyrider. Anche per questo modello arrivò prima la versione 50 cc motorizzata Minarelli, e dopo le motorizzazioni 100 e 125 cc, con propulsore marchiato Morini. Un terzo modello fu quello che tra le motorizzazioni più grandi (si fa per dire) riuscì ad avere un buon riscontro di vendite: il Fantic Strada, prodotto all’inizio degli anni ’80 e che si poneva come diretto concorrente di Honda CB 125, Gilera TG2, Laverda LZ e Aprilia ST. I risultati però arrivarono anche in campo sportivo: Fantic divenne regina incontrasta nel trial alla fine degli anni ’80, vincendo tre mondiali in 4 anni tra 1985 e 1988.

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La storia di Fantic Motor recente

Le attività di Fantic vennero interrotte nel 1997, ma nel 2003 viene acquistata da Federico Fregnan che continua l’impegno del marchio nell’enduro e resuscita il nome Caballero, anche se lo usa per una specialistica da off-road. Nel 2014 il gruppo VeVeNetwork acquista Fantic e affida la gestione a Mariano Roman, ex direttore tecnico di Laverda e Moto Guzzi, e finalmente il successo ritorna. Il Fantic Caballero gode di una seconda giovinezza, nelle versioni 125, 250 e 500 e in due allestimenti Scrambler e Flat Track. Le linee richiamano il passato glorioso, ma i contenuti sono moderni così negli anni il nuovo Caballero si afferma come una delle moto italiane di maggior successo sul mercato, e si allarga anche la famiglia con gli allestimenti Anniversario, Rally e Deluxe. caballero_rally_roma_cafe_twin
Fantic Motor rimane comunque un riferimento nell’enduro
Fantic Motor rimane comunque un riferimento nell’enduro con la gamma XEF, i cui modelli vengono declinati in motard nella famiglia XMF e getta le basi future anche nel motocross con la XX 125. E visto che sia la mobilità che il divertimento a due ruote hanno tante sfaccettature Fantic Motor ha recentemente lanciato Issimo, e-bike ispirata al tubone degli anni ’80, ma anche due famiglie di bici a pedalata assistita (Urban e E-MTB). Curiosi di saperne di più? Passateci a trovare in via Mesula 12!
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